La nuova frontiera del fotovoltaico e non solo!

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La nuova frontiera del fotovoltaico e non solo!

Le comunità energetiche  sono la nuova frontiera per la lotta allo spreco energetico e per l’utilizzo di fonti rinnovabili; la legge che in Italia le ha introdotte (D.L. Milleproroghe) si fonda su alcuni pilastri:
  • Incentivare la condivisione di un bene fondamentale a un prezzo concorrenziale;
  • Promuovere i progetti locali;
  • Valorizzare lo scambio di energia da fonti rinnovabili per utenze che si trovano nella stessa rete di distribuzione;
  • Creare la possibilità di autoconsumo energetico con notevoli vantaggi;
  • Incentivare la formazione di aggregazioni in grado di soddisfare i bisogni;
  • Promuovere la creazione di sistemi efficienti per la produzione energetica sostenibile.
La legge sulle comunità energetiche prevede inoltre che l’impianto debba essere connesso alla rete elettrica attraverso la stessa cabina di trasformazione di media/bassa tensione da cui la comunità energetica preleva anche l’energia di rete.
 
Non fa invece riferimento specifico alla tecnologia rinnovabile da adottare, ma quella che meglio si presta a sfruttare i numerosi vantaggi del provvedimento è l’utilizzo di un IMPIANTO FOTOVOLTAICO;
la figura che possiede un impianto fotovoltaico connesso in rete viene definita prosumer mentre chi ne usufruisce senza contributo è un consumer . Si crea in questo modo quella che viene definita Smart Grid, la rete intelligente.
Chi può far parte della rete? CHIUNQUE può far parte di una di queste comunità che condividono energia pulita, abbattendo così gli sprechi energetici, i costi delle bollette e conseguentemente le emissioni inquinanti.
La normativa prevede che queste comunità rispettino determinate condizioni:
1 - Condivisione di un OBIETTIVO COMUNE: fornire benefici ambientali, economici o sociali si alla stessa comunità che all’interno dell’area locale in cui questa opera senza trarre dei propri benefici economici da questa attività;
2 - ACCESSO LIBERO a chiunque voglia far parte della comunità come Prosumer oppure come Consumer;
3 – Presenza di un IMPIANTO ENERGETICO di potenza complessiva inferiore a 200kW che condivide la rete distributiva esistente con lo scopo dell’autoconsumo istantaneo anche con l’ausilio di sistemi di accumulo.
4 – Stipula di un ACCORDO CONTRATTUALE che regoli i rapporti di condivisione e che permetta ai membri della comunità di avere la facoltà di lasciare in ogni momento la comunità stessa.

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