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Modello Circolare: un'economia che si rigenera da sola

“TAKE, MAKE, DISPOSE” (prendi, produci, smaltisci) è la formula che rappresenta il modello di ECONOMIA LINEARE affermatosi nel 1900.
Secondo questo modello il ciclo vitale di ogni prodotto inizia con l’estrazione delle materie prime e la trasformazione della risorsa, prosegue con la produzione dei prodotti finiti, l’utilizzo da parte del consumatore e termina con la discarica dei rifiuti.
L’uso eccessivo delle risorse, la progressiva scarsità, l’aumento della domanda mondiale e soprattutto la presa di coscienza dell’esauribilità delle materie, hanno portato alla crisi di questo modello a partire dagli anni ’70.
In sostituzione di questo meccanismo si è introdotto un nuovo modello economico: l’ ECONOMIA CIRCOLARE; un’economia progettata per auto-rigenerarsi, in cui i materiali di origine biologica sono destinati ad essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici devono essere progettati per essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera.
Lo scopo, lo studio e la diffusione di questo tipo di economia sono gestiti dalla FONDAZIONE “ELLEN MACARTHUR”.
L’economia circolare tende a replicare il CICLO DI VITA degli organismi viventi che si basa sul MECCANISMO DELLA RETROAZIONE secondo il quale le sostanze utilizzate vengono poi rimesse nel ciclo; I RIFIUTI DI QUALCUNO DIVENTANO RISORSA PER QUALCUN ALTRO.
Quali sono i benefici di questo processo?

1 . Ambientali

Sono protetti, grazie a questo processo, sia l’ambiente che il patrimonio naturale

2. Economici

Il risparmio comporta una diminuzione dei costi per le imprese e di conseguenza anche una diminuzione dei prezzi nonché l’apertura di nuovi mercati di business.

3. Sociali

Il nuovo sistema sembra creare nuovi posti di lavoro perché necessita di maggiori risorse di lavoro specialmente del campo della manodopera che consente, dunque, di fornire lavoro anche a persone con diverse disabilità.
 

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