
Credito d’imposta in sostituzione di super e iper ammortamento
Dal 2020 è entrata una nuova misura agevolativa che sostituisce il super e iper ammortamento: IL NUOVO CREDITO D’IMPOSTA per investimenti in beni strumentali nuovi.
L’Iper e il superammortamento erano due strumenti che servivano ad abbattere l’imposizione fiscale perché davano la possibilità all’imprenditore di aumentare, fiscalmente, il costo di beni strumentali nuovi e software; in particolare il super ammortamento (maggiorazione del 30%) riguardava beni strumentali all’attività di impresa in generale, mentre l’iper ammortamento (maggiorazione del 150%) era legato al settore dell’industria 4.0
Il credito d’imposta che li sostituisce riguarda gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020 oppure entro il 30 giugno 2021 a condizione che, entro il 31 dicembre 2020, l’ordine risulti accettato dal venditore e siano stati versati almeno degli acconti pari al 20% del costo totale.
CHI POTRA’ BENEFICIARE DEL BONUS?
I beneficiari dell’agevolazione sono tutte le imprese che risiedono nel territorio dello Stato Italiano – i professionisti sono compresi soltanto riguardo agli investimenti non industria 4.0 – indipendente dalla loro forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla loro dimensione o dal regime fiscale in atto.
Queste devono però rispettare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e adempiere agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Le imprese escluse sono :
QUALI SONO LE MISURE AGEVOLATIVE PREVISTE?
Le misure si differenziano a seconda delle caratteristiche dell’investimento:
L’Iper e il superammortamento erano due strumenti che servivano ad abbattere l’imposizione fiscale perché davano la possibilità all’imprenditore di aumentare, fiscalmente, il costo di beni strumentali nuovi e software; in particolare il super ammortamento (maggiorazione del 30%) riguardava beni strumentali all’attività di impresa in generale, mentre l’iper ammortamento (maggiorazione del 150%) era legato al settore dell’industria 4.0
Il credito d’imposta che li sostituisce riguarda gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020 oppure entro il 30 giugno 2021 a condizione che, entro il 31 dicembre 2020, l’ordine risulti accettato dal venditore e siano stati versati almeno degli acconti pari al 20% del costo totale.
CHI POTRA’ BENEFICIARE DEL BONUS?
I beneficiari dell’agevolazione sono tutte le imprese che risiedono nel territorio dello Stato Italiano – i professionisti sono compresi soltanto riguardo agli investimenti non industria 4.0 – indipendente dalla loro forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla loro dimensione o dal regime fiscale in atto.
Queste devono però rispettare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e adempiere agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Le imprese escluse sono :
- Le imprese in stato di liquidazione volontaria;
- Le imprese in stato di fallimento;
- Le imprese in stato di liquidazione coatta amministrativa;
- Le imprese in stato di concordato preventivo;
- Le imprese coinvolte in altre procedure concorsuali;
- Le imprese destinatarie di sanzioni interdittive.
QUALI SONO LE MISURE AGEVOLATIVE PREVISTE?
Le misure si differenziano a seconda delle caratteristiche dell’investimento:
- Gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi (non industria 4.0), ex super ammortamento, possono ottenere un bonus pari al 6% del costo con un limite massimo di costo pari a 2 milioni di euro;
- Gli investimenti in beni materiali industria 4.0 possono ottenere un bonus al 40% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro e un bonus fino al 20% per investimenti oltre i 2,5 milioni di euro con limite massimo di 10 milioni di euro;
- Gli investimenti in beni immateriali industria 4.0, ex iper ammortamento beni immateriali, possono ottenere un bonus pari al 15% del costo con un limite massimo di costo pari a 700 mila euro.
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