Come ridurre le imposte con lo schema Holding-Trading

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Come ridurre le imposte con lo schema Holding-Trading

Il carico fiscale è troppo elevato?!

Sempre più imprenditori sono tentati a lasciare l’Italia per l’elevata tassazione del nostro paese; esiste, però, un sistema che permette di abbattere la tassazione pagando soltanto l’1,2% di imposte: lo schema holding-trading.
Vediamo meglio come funziona!
Esiste una misura agevolativa che coinvolge il trattamento fiscale delle plusvalenze derivanti dalle partecipazioni strategiche: la PARTECIPATION EXEMPTION (PEX), un regime disciplinato dall’art. 87 del DPR n 917/86. La PEX consente la detassazione dell’eventuale plusvalenza generata dalla cessione di partecipazioni.
La plusvalenza rappresenta un incremento di valore delle partecipazioni (o beni) derivante  dalla differenza tra due valori dello stesso bene (patrimoniale) riferiti a momenti diversi.
In particolare la plusvalenza deriva da una vendita ad un prezzo superiore rispetto a quello dell’acquisto.
Con il regime agevolato PEX le plusvalenze concorrono a formare il reddito imponibile del soggetto IRES soltanto nella misura del 5%, pertanto il restante 95% è detassato!
 
Per pagare soltanto l’1,2 % di IRES si attua lo schema holding-trading, uno schema che richiede la presenza di due società: una società madre che detiene la partecipazione in un’altra società, cd. società figlia; quest’ultima rappresenta una società operativa.
In questo modo la distribuzione degli utili risulta vantaggiosa: se l’utile della società figlia viene trasferito alla società madre, questa pagherebbe le imposte soltanto sul 5% dei dividendi, quando invece se fosse distribuito al socio persona fisica questo si troverebbe a pagare molto di più (il 26% sull’intero importo distribuito)!
 
Quali sono i requisiti?
  1. La partecipazione deve avere almeno un anno consecutivo di possesso prima della cessazione;
  2. Le partecipazioni devono essere di tipo finanziario, quindi iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie;
  3. La società partecipata non deve avere residenza in un paradiso fiscale, ovvero in uno Stato che garantisce un prelievo basso o addirittura nullo in termini di tasse sui depositi bancari.
 

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